LA BOTTEGA di ODO TINTERI WEB

I TAROCCHI e I SEGNI ZODIACALI

I TAROCCHI NELLA STORIA DELL’ARTE

È molto difficile stabilire una data in cui possiamo parlare di Tarocchi come li intendiamo noi, oggi, ma è possibile trovare dei lavori che in qualche modo facciano riferimento ad essi.

 Non cito quelli anteriori al ‘200, che si possono indovinare in epoche remote e cito gli egizi e gli etruschi. La simbologia che gli appartiene non era inedita neanche in altre culture, ma il riferimento agli Arcani Maggiori o Trionfi, come furono chiamati anche dal Petrarca, è possibile ed interessante.

  • Nuovi Tarocchi eseguiti nel 2022 di formato 165/100 cm.
  • in mediadensit

Con Giotto, nei dipinti della Cappella degli Scrovegni a Padova, possiamo avere qualche riferimento attendibile. Conoscendo Giotto, che si nutriva molto anche di cultura popolare e la frequentava attivamente, i significati di certi Trionfi, erano elemento di ispirazione certa.

 I significati di queste carte cambiano nel tempo ed a secondo di chi li tratta. La Storia, la Religione e la Mitologia di ogni tempo ne sono ispiratori a secondo delle esigenze del momento. Sappiamo con certezza delle carte dipinte dai pittori di corte per gli Estensi a Ferrara, gli Sforza a Milano e a Mantova dove il Mantegna stesso, pare ne sia autore.

 IL gioco dei Tarocchi a corte si distingueva da quello giocato fuori delle sale di rappresentanza.Il pittore di corte eseguiva le carte prestigiose per miracolo mostrare. Diventava segno di cultura e raffinatezza da esibire agli astanti. Il gioco diventava intrigante quando doveva servire a conoscere meglio gli ospiti invitandoli a parlare delle figure o addirittura a comporne versi.

 Abbiamo testimonianza di gare infuocate e discussioni sui pareri espressi che mettevano in campo credenze politiche e religiose.

Le prime carte esano su pergamena o tavolette preziose e le collezioni venivano create anche in occasione di eventi o matrimoni. Con l’avvento della tecnica della stampa diffusa in tutta Europa le carte divennero di uso popolare ed assunsero intenzioni diverse che andava oltre il gioco. Naturalmente la filosofia che governava l’esecuzione era diversa a seconda dell’autore

Soltanto nel ‘1780 un archeologo francese, massone di nome Court de Gebelin presentò gli Arcani Maggiori come depositari dello scibile universale risalente all’Egitto.

 I tarocchi ebbero una grande diffusione e le carte furono inscritte in una catalogazione dogmatica, cui riferirsi.

 In Francia la scuola di Marsiglia stampava le carte in xilografia e poi le colorava manualmente 

 A Bologna le stamperie lavoravano a pieno ritmo giacché il gioco era diventato popolare e molto diffuso, tanto che la Chiesa, cercava di contrastarlo in ogni maniera.proprio mondo di pensiero nel quale vive od è vissuto anche quando si ispira ai codici delle carte. Queste carte sono archetipi che tutto inglobano ed hanno un grosso potenziale fantastico.

 

Man mano che il significato specializzava l’aspetto divinatorio e magico gli artisti di tutta Europa facevano a gare per esibire la loro interpretazione. Ho conosciuto esecuzioni di ogni genere ma il mio interesse è maturato negli anni 70 a Parigi. Interessandomi di Arte-terapia conobbi gli psicologi del gruppo di Jung e di Piaget che conducevano un attento studio sull’argomento ed alcune esperienze entrarono nelle nostre sale di lavoro. Le figure furono usate come reattivi per conoscere i nostri interlocutori. Ogni artista traduce sempre il

il proprio mondo di pensiero nel quale vive od è vissuto anche quando si ispira ai codici delle carte. Queste carte sono archetipi che tutto inglobano ed hanno un grosso potenziale fantastico.

Ho cercato nei dipinti della cultura rumena e dell’est d’Europa

 In Italia conoscevo il Tarocchi di Gentilini, Guttuso e quelli di Luzzati di cui il Teatro della Tosse fece una fortunata messa in scena nei forti di Genova.  Ogni mazzo di carte ha il suo fascino ma sono Gli Arcani Maggiori a suscitare il mio interesse

 Per quel che mi riguarda, ho affrontato l’esecuzione dopo averla a lungo meditata come prova impegnativa. Ho scelto un segno veloce non privo di ironia ed ho usato il colore come mezzo e linguaggio per descrivere il soggetto ed immetterlo in una atmosfera giocosa e divertente. Ogni mazzo di carte ha una storia da raccontare. La mia è un’avventura divertente che mi permette di navigare su un mare di mistero con una bussola della fantasia di Odo Tinteri

I SEGNI ZODIACALI

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Ariete

Toro

Gemelii

Cancro

Leone

Vergine

Bilancia

Scorpione

Sagittario

Capricorno

Acqurio

pesci

non finito